La pandemia legata al Covid 19 è già “passata”, e nonostante siano cadute diverse restrizioni e non ci sia più l’allerta del 2020, i casi di contagio continuano a verificarsi con una certa frequenza. Se senti qualche sintomo, potrebbe essere il momento di richiedere un Test Covid. Si può fare il tampone a casa? Scopri più info leggendo l’articolo.
Per diagnosticare o meno la positività al Sars-Cov-2 è necessario effettuare un tampone: è possibile scegliere tra il tampone molecolare PCR, il tampone antigenico rapido con indice COI o un tampone rapido fai da te reperibile in farmacia.
Il tampone antigenico rapido con indice COI come funziona e dove si esegue
Il tampone antigenico rapido con indice COI rappresenta in tutto e per tutto unostrumento in grado di determinare la presenza o meno del Sars-Cov-2, è un tampone rinofaringeo semi-quantitativo, che prevede l’uso di un dispositivo diagnostico che assicura un’analisi più accurata degli altri test antigenici.
Attraverso un’analisi di tipo strumentale, l’immunofluorescenza con lettura in microfluidica, permette di rilevare un valore numerico chiamato COI (Cut Off Index).
Un valore COI inferiore ad 1 indica negatività, ovvero che non è presente l’infezione, mentre uno superiore ad 1 indica positività, rispecchiando approssimativamente l’entità della carica virale.
Questo tipo di tampone si può fare in laboratori specializzati o prenotarlo direttamente a casa.
L’esecuzione del tampone presso le mura domestiche garantisce ovviamente un risparmio di tempo significativo.
Il tampone PCR come funziona e dove si esegue
Il tampone molecolare PCR è un test che analizza il campione delle vie respiratorie superiori, alla ricerca di materiale genetico di SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19.
Questo tipo di esame è accurato e affidabile, ed è stato il test gold standard per la diagnosi del virus da quando ne è stato autorizzato l’uso nel febbraio 2020.
Per un test molecolare è necessario che un operatore sanitario esegua un tampone rinofaringeo, e prelevi quindi piccole quantità di muco presenti nelle prime vie aeree.
Il tampone molecolare viene eseguito in laboratori d’analisi specializzati, da personale sanitario, ma in alcuni casi è possibile prenotarlo direttamente a casa o in ufficio.
Il tampone rapido antigenico
Il tampone rapido può essere comprato in farmacia ed essere tranquillamente eseguito in casa.
Soltanto nel caso in cui il tampone antigenico non riscontri positività in un soggetto sintomatico si dovrà procedere con un secondo test antigenico (a distanza di 2/4 giorni) o con un test molecolare che possano accertare la presenza o meno dell’infezione.
Tampone a domicilio: a chi è rivolto questo servizio e come funziona
Eseguire un tampone, a meno che non si scelga quello rapido antigenico da comprare in farmacia e da fare comodamente a casa, prevede che il paziente prenoti il tampone in un laboratorio specializzato o in un ospedale, e vi si rechi il giorno dell’appuntamento. Alcuni centri specialistici come Vivanalisi danno invece la possibilità di prenotare il test direttamente presso la propria abitazione, o in ufficio, rendendo così il servizio maggiormente accessibile a tutti coloro che necessitano di sottoporsi al test, sia per motivi strettamente di salute, sia per motivi di lavoro, viaggi, attività sportive, o ricoveri presso strutture sanitarie.
Fare il tampone a casa senza doversi spostare limita inoltre l’esposizione a patogeni e facilita coloro che non possono muoversi facilmente per problemi fisici, mentali o lavorativi.
In seguito all’esecuzione del Test, 24 ore per il tampone molecolare, e un’ora per il tampone rapido COI, verrà rilasciato un referto ufficialmente riconosciuto.
Tampone molecolare PCR. Cos’è, come funziona. Guida Completa
I metodi per individuare l’infezione da Sars-Cov-2, il famigerato Covid 19, prevedono l’esecuzione di 3 differenti tipologie esame:
Test molecolare PCR
Test rapido antigenico
Test sierologico
In questo articolo ci occuperemo del Tampone molecolare PCR rivelando tutte le informazioni necessarie a riguardo.
Tampone PCR: cosa significa
Il PCR (acronimo proveniente dall’inglese “Polymerase Chain Reaction, ossia reazione a catena della polimerasi) è un test capace di rilevare del materiale genetico da uno specifico organismo, come ad esempio un virus.
La tecnica PCR permette la clonazione in provetta di segmenti selezionati di DNA attraverso una serie di cicli di sintesi ripetuti, avendo a disposizione anche piccoli quantitativi di materiale genetico, utilizzando dei primer specifici cioè piccole sequenze nucleotidiche che fungono da punto di partenza per la sintesi e l’enzima DNA polimerasi.
Come risultato, la reazione a catena innescata dalla polimerasi andrà ad amplificare una regione precisa di un genoma, liberando in modo efficace questa porzione di DNA dal resto del genoma.
Test PCR e tampone molecolare indicano la stessa cosa?
Il test PCR per individuare il Covid-19 è un test molecolare che analizza il campione delle vie respiratorie superiori. L’obiettivo è la ricerca di materiale genetico (acido ribonucleico o RNA) di Sars-Cov-2, ossia il virus che genera il Covid-19.
Come osservato nella descrizione del PCR, attraverso il test molecolare PRC è possibile amplificare una sezione precisa di un genoma: in questo caso, ad essere amplificate sono delle piccole quantità di RNA, ottenute dai campioni in acido desossiribonucleico (DNA), il quale viene replicato fino a quando non sia possibile rilevare il Sars-Cov-2 (se presente).
La rilevazione prevede il metodo real time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction) che consente contemporaneamente di amplificare e quantificare il DNA.
Test molecolare PCR: come si esegue e come funziona
Il test molecolare PCR prevede 3 passaggi chiave per essere eseguito
Prima fase – Raccolta dei campioni: gli operatori sanitari utilizzano il tampone (un bastoncino lungo e flessibile che presenta una punta morbida, generalmente un cotton fico di circa 15 cm.) per raccogliere il materiale organico, inserendolo nel naso del soggetto. I tamponi possono essere nasali (raccolgono i campioni all’interno delle narici) oppure nasofaringei (si spingono a fondo nella cavità nasale per la raccolta), ed entrambi sono validi per rintracciare il Covid-19. Dopo aver effettuato la raccolta, gli operatori sigillano il tampone in una provetta e lo inviano in laboratorio per l’analisi dei campioni.
Seconda fase – Estrazione: giunto in laboratorio, il campione viene processato. Si procede quindi con l’estrazione di materiale genetico dal resto del materiale del campione.
Terza fase – PCR: la fase finale prevede l’utilizzo della tecnica PCR. Vengono utilizzate sostanze chimiche, enzimi ed un dispositivo chiamato termociclatore, in grado di indurre le necessarie alterazioni di temperatura per lo studio del campione. I vari cicli di riscaldamento e raffreddamento aumentano la quantità di materiale genetico da analizzare, e dopo parecchi cicli nella provetta saranno presenti milioni di copie di una piccola porzione di materiale genetico appartenente al virus Sars-Cov-2 (se questo è presente, una delle varie sostanze chimiche presenti nella provetta emetterà una luce fluorescente). Quando l’amplificazione del materiale genetico raggiunge livelli ottimali, la macchina può rilevare questa luce, e viene utilizzato un apposito software per interpretare il segnale come risultato di positività al test.
Il test molecolare PRC non fa altro che amplificare i frammenti di RNA virale in modo tale che l’infezione possa essere rilevata.
Per eseguire un test molecolare PRC sono necessari dei campioni da analizzare: come abbiamo visto, il materiale nasofaringeo rappresenta un elemento che potrebbe contenere il virus e per una malattia a carico delle vie respiratorie (come il Covid-19) è perfetto (può essere utilizzata anche la saliva, utilizzando apposite coppette da inserire in bocca preposte al suo raccoglimento).
Altre tipologie di virus o agenti patogeni possono essere rintracciati anche utilizzando campioni di feci, urine e sangue.
Risultato del tampone molecolare: cosa significa
Se il test dovesse indicare positività, ci sono alte probabilità di aver contratto un’infezione da Sars-Cov-2
Un risultato negativo potrebbe indicare l’assenza di Sars-Cov-2 al momento del prelievo.
Tuttavia, esiste la possibilità di risultare negativi al test pur avendo contratto il Covid-19: può accadere nel caso in cui l’infezione sia recente e non vi siano ancora sintomi, oppure se l’infezione dovesse esser stata contratta da oltre 7 giorni prima di aver effettuato il test.
Se il test è positivo, parlate con il vostro medico e prendete tutte le precauzioni del caso, se invece è negativo mantenete comunque alta l’attenzione e cercate di verificare la situazione con altri test.
Quanto tempo ci vuole per ottenere i risultati di un tampone molecolare PRC?
I risultati del test possono essere pronti generalmente in 24 ore.
Ricordiamo inoltre che il test PCR è talmente sensibile (può rilevare quantità minuscole di materiale virale) che potrebbe riscontrare frammenti di virus anche dopo l’avvenuta guarigione, quando non si è più contagiosi.
Ciò significa che una persona potrebbe continuare a risultare positiva, e questo accade, ad esempio, nel caso in cui abbia già avuto il Covid-19. In casi del genere, sarebbe preferibile consultare il proprio medico.
Il tampone molecolare PCR è affidabile?
Il test molecolare PCR rappresenta il metodo più affidabile per diagnosticare l’infezione da Sars-Cov-2. Viene infatti considerato, a livello internazionale, “gold standard”, in quanto capace di fornire risultati più accurati rispetto, ad esempio, ai test rapidi.
In questo studio sono stati rilevati dei dati interessanti: i test molecolari PCR hanno diagnosticato correttamente il 95,1% di casi di Covid-19, e sono per questo affidabilissimi.
Se un test molecolare PCR indica la positività, allora la diagnosi di Covid può ritenersi sufficiente e generalmente non va ripetuto.
Possono comunque verificarsi dei risultati falsi negativi, legati ad errori riguardanti la raccolta, il trasporto e l’analisi del campione, o generati nella maggior parte dei casi dalle tempistiche in cui viene eseguito il test:
Il test viene eseguito troppo presto – Possono essere necessari fino a 5 giorni dopo un contatto prima che il materiale genetico del virus possa essere rilevato. Quindi, un risultato negativo potrebbe dipendere da questo, perché il test è stato eseguito entro questa finestra temporale, e quindi troppo presto per poter rintracciare il virus (anche se presente).
Il test viene eseguito troppo tardi – Il materiale genetico virale necessario all’individuazione del virus inizia a diminuire dopo la prima settimana di malattia. Quindi, un risultato negativo potrebbe dipendere da questo, perché il test è stato eseguito troppo tardi.
A causa di queste fattispecie, si consiglia di sottoporsi al test molecolare PCR non appena i sintomi iniziano a manifestarsi, in modo da limitare le possibilità di errore nei risultati.
Qual è la differenza tra test rapidi e PCR
Abbiamo visto quanto l’affidabilità dei test molecolari PCR sia pressoché totale, e questo deriva dalla particolare tecnica di analisi dei campioni (la reazione a catena della polimerasi).
La particolarità dei metodi di analisi differenzia i test molecolari dai test antigenici, anche detti rapidi.
I test rapidi prevedono la raccolta del muco nasale e/o faringeo ed una successiva analisi che si basa sui frammenti proteici specifici del virus. I test antigenici forniscono risultati rapidi, entro 15 minuti dal prelievo, ma sono molto meno accurati rispetto ai test molecolari PCR.
I test antigenici possono facilmente riscontare un falso negativo (il risultato indica che il soggetto non ha il Covid-19, quando invece lo ha contratto) oppure un falso positivo (il risultato indica che il soggetto ha il Covid-19, quando invece non lo ha contratto).
I test rapidi hanno il solo vantaggio di essere più veloci ed economici rispetto ai molecolari, ma non sono molto affidabili.
Il consiglio è di eseguire sempre un test molecolare PCR, l’unico tampone in grado di stabilire correttamente la presenza di Coronavirus.
Quando eseguire un test molecolare PCR
Il test molecolare PCR serve a diagnosticare l’infezione da Coronavirus e dovrebbe essere eseguito in presenza dei seguenti sintomi:
Febbre e/o brividi
Tosse
Difficoltà respiratorie
Senso di fatica e spossatezza
Dolori muscolari
Mal di testa
Perdita del gusto e/o dell’olfatto
Mal di gola
Congestione
Nausea e/o vomito
Diarrea
Bisogna però specificare che non tutti i soggetti che contraggono il covid sviluppano dei sintomi (i cosiddetti asintomatici), mentre anche per i soggetti sintomatici potrebbero non presentarsi i sintomi appena illustrati.
Se avete avuto un contatto con persone positive (ma non avete comunque sintomi) o se non vi sentite bene (pur non presentando i sintomi di cui sopra) vi consigliamo comunque di consultare un medico.
Tampone molecolare PCR, dove farlo?
Il test viene eseguito da personale sanitario specializzato, che preleverà un campione dal naso o dalla parte posteriore della gola utilizzando un tampone.
Per fare un tampone molecolare è necessario recarsi quindi in un laboratorio specializzato, o in un centro ospedaliero, previa prenotazione, ma in alcuni casi è possibile prenotarlo anche a domicilio o in un luogo prescelto, come ad esempio l’ufficio.
Cos’è il LONG COVID?
Il LONG COVID è una condizione di persistenza o insorgenza di segni e sintomi generali e/o a carico di specifici organi ed apparati che si manifesta dopo un’infezione acuta da SARS-CoV-2 e che non sia riferibile ad altre condizioni morbose concomitanti.
In altre parole, dopo aver avuto un’infezione da COVID, alcune persone considerate guarite poiché risultate negative al tampone, hanno iniziato o continuato a manifestare uno o più sintomi che non siano dovuti ad altre patologie, e pertanto si possono considerare conseguenti alla pregressa infezione da coronavirus.
I soggetti affetti da LONG-CoVID NON sono CONTAGIOSI.
Quali sono i sintomi del LONG COVID?
Le manifestazioni cliniche del LONG-COVID sono molto numerose ed eterogenee. Vengono divise in 2 gruppi principali: SINTOMI GENERALI e SINTOMI SPECIFICI.
I sintomi generali sono rappresentati da:
Astenia, affaticamento e stanchezza persistente e non motivata da altre cause;
Affaticamento eccessivo rispetto alla causa che lo ha prodotto
Osteo-mio-artralgie ovvero dolore ad ossa, muscoli e articolazioni
I sintomi specifici riguardano invece organi ed apparati, pertanto sono suddivisi in vari gruppi:
sintomi respiratori: dispnea o difficolta’ a respirare a riposo o durante sforzi minimi, difficoltà ad eseguire respiri profondi, tosse secca, mal di gola;
sintomi cardio-vascolari: senso di peso od oppressione toracica, dolore toracico, palpitazioni, tachicardia (aumento della frequenza cardiaca) dopo sforzi di lieve entità, aumento della pressione arteriosa, trombo-embolie venose;
sintomi a carico degli organi di senso: perdita o alterazione di olfatto e gusto, acufeni (sensazione di ronzio o fischio);
sintomi gastro-intestinali: inappetenza, nausea, vomito, difficolta’ digestive, difficolta’ a deglutire, reflusso gastro-esofageo, eruttazioni, gonfiore addominale, diarrea, sindrome del colon irritabile;
sintomi dermatologici: il più comune è un eritema (arrossamento) cutaneo molto simile al ‘gelone’, talvolta di colore violaceo, seguito da gonfiore, bolle e desquamazione a carico di mani e piedi, rush cutanei (irritazioni pruriginose) e manifestazioni orticarioidi, secchezza cutanea associata a macchie rosee e pruriginose simili all’eczema a livello del collo e del torace, riacutizzazione di patologie dermatologiche immuno-mediate pre-esistenti come la psoriasi;
sintomi endocrinologici: tiroiditi e cheto-acidosi diabetica (complicanza del diabete mellito) in soggetti senza una diagnosi precedente di diabete;
sintomi neurologici: cefalea, neuropatie periferiche del sistema nervoso autonomo ovvero patologie a carico di nervi periferici che controllano funzioni corporee involontarie, deterioramento cognitivo anche noto come neuro-covid, presente nel 37% dei pazienti che hanno contratto il covid, che lo descrive come uno stato di ‘nebbia mentale’, e si manifesta con difficoltà di concentrazione e di attenzione, deficit di memoria sia a breve che a lungo termine, e soprattutto nell’anziano o in soggetti già affetti da deficit cognitivi, anche deficit delle funzioni esecutive;
sintomi della sfera psichica e socio-comportamentale: insonnia o disturbi del sonno, sonnolenza diurna, malessere generale, irritabilita’, ansia, depressione del tono dell’umore fino a delirio e disturbo da stress post-traumatico.
Chi sono i soggetti più colpiti dal LONG COVID?
Tutti coloro che hanno contratto un’infezione da sars-cov-2 possono sviluppare LONG COVID, anche i bambini ed i soggetti in cui l’infezione acuta è stata del tutto asintomatica. tuttavia le categorie di soggetti più colpiti sono rappresentate da:
anziani
donne
soggetti obesi
soggetti che hanno avuto forme acute di sars-cov-2, che hanno richiesto ospedalizzazione o ricovero in terapia intensiva, soprattutto se presentavano patologie croniche pre-esistenti.
Quali sono le terapie del LONG COVID
Le terapie utilizzate sono multidisciplinari, e variano a seconda della sintomatologia e delle condizioni generali del paziente. Per tutti sono comunque necessari il riposo ed una dieta sana e bilanciata. Inoltre è molto importante:
un adeguato apporto di liquidi, sali minerali e vitamine;
regolare svolgimento di attività fisica aerobica di lieve/moderata intensità;
un adeguato supporto psicologico.
Molti sono gli studi fatti e quelli in corso che propongono nuove strategie terapeutiche. Una di queste è rappresentata dalla CRIOTERAPIA, già utilizzata in ambito sportivo per favorire il recupero muscolare dopo affaticamento. Questa metodica si basa su uno stress termico controllato e ripetuto. Esso ha importanti effetti antinfiammatori, analgesici e defatificanti, migliora il tono timico e la qualità del sonno.
Anche l’OZONOTERAPIA, già utilizzata in molti ambiti riabilitativi per le sue proprietà antinfiammatorie, è oggetto di studi e sperimentazioni nel trattamento del LONG-CoViD. L’ozono o ossigeno triatomico favorisce la rigenerazione cellulare e la riparazione dei tessuti di cui migliora l’ossigenazione.
Entrambe sono strategie riabilitative non farmacologiche innovative e promettenti, che possono essere associate in un percorso riabilitativo multidisciplinare.
In conclusione il LONG-COVID si verifica solo al termine di un’infezione acuta da SARS-CoV-2, quindi quando si risulta NEGATIVI a qualunque tipo di tampone per COVID: (tampone molecolare, tampone antigenico rapido con metodo cromatografico, tampone antigenico rapido ad immuno-fluorescenza, detto anche coi).
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